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Villa Fabbricotti
La storica dimora fiorentina, proprietà della Regione Toscana dal 1976, ospita attualmente gli uffici della FAF Toscana – Fondazione Alinari per la Fotografia.
Le prime notizie della Villa risalgono al XIV secolo. Per molto la proprietà è stata di un ramo della famiglia Strozzi che la utilizzava come Casino di caccia, noto ai più come "lo Strozzino".
Architetto Vincenzo Micheli
Il complesso assume l’attuale configurazione, per opera dell'architetto Vincenzo Micheli, a partire dal 1864 anno in cui fu acquistato da Giuseppe Fabbricotti.
Famiglia Fabbricotti
Giuseppe Fabbricotti era proprietario di cave di marmo sulle Apuane, un'attività che aveva arricchito la sua famiglia, originaria di Carrara.
Uno spaccato di vita della famiglia Fabbricotti all'ippodromo nel parco delle Cascine sul finire dell'Ottocento.
La villa venne dotata dall'architetto Micheli di una torre merlata che sovrastava l'intera struttura e di una terrazza con un loggiato sottostante in stile brunelleschiano. L'affaccio sul giardino degradava con terrazze e balconate seguendo la collina.
Il monumentale accesso con propilei e l'imponente cancellata, la fontana alla base del declivio e le scenografiche rampe che conducono alla villa sono documentati dai più importanti atelier cittadini della seconda metà dell'Ottocento, Alinari e Brogi.
Sono anni ricchi di fermento che vedono Firenze, Capitale d'Italia, interessata da importanti operazioni urbanistiche, mentre le classi più agiate eleggono le pendici collinari a sede privilegiata di nuove dimore immerse nella natura.
Parco
L'ideazione del parco con vista panoramica su Firenze e sulle colline circostanti è attribuito a Giuseppe Poggi. Il giardino conserva molte varietà di piante: pini domestici, lecci, palme, acanti e cipressi.
Gli interni della Villa sono raffinati, con pavimenti a mosaico e sale affrescate nel perfetto stile dell'epoca.
Il salone al piano terreno, noto perché vi aveva soggiornato Paolina, sorella di Napoleone poco prima di morire, venne affrescato da Annibale Gatti che la ritrasse in uno dei medaglioni che ne decorano il soffitto.