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Valorizzazione delle fotografe Wanda e Marion Wulz e del loro archivio
Il progetto ha permesso per la prima volta di riordinare e rendere consultabile, anche online, l’intero complesso documentale dell’Archivio dello Studio fotografico Wulz conservato presso gli Archivi Alinari, fondato negli anni Sessanta dell'Ottocento a Trieste da Giuseppe Wulz (1843–1918), continuato nell’attività dal figlio Carlo Wulz (1874–1928) e dalle nipoti Wanda (1903 – 1984) e Marion (1905 - 1993), uno dei fondi fotografici storici più rilevanti in Italia, conosciuto in tutto il mondo per le sperimentazioni futuriste di Wanda.
Grazie agli interventi di restauro e digitalizzazione, inoltre, è stato messo in sicurezza, studiato, acquisito, catalogato e reso accessibile online il corpus di negativi, frutto dell’attività delle sorelle Wanda e Marion Wulz.
Oltre ad offrire materiali inediti per gli studi sulla fotografia e per mostre, il progetto, grazie alla pubblicazione sul sito della Fondazione e a iniziative di divulgazione, consentirà a tutti di approfondire e conoscere un archivio di grande interesse non solo per la storia della fotografia ma anche per la storia sociale italiana. L’approfondimento dell’attività di Wanda e Marion Wulz rappresenta inoltre un tassello importante per la conoscenza e la valorizzazione della produzione fotografica al femminile.
Riordino, descrizione e inventariazione
L’archivio dello studio fotografico triestino, fondato nel 1868 da Giuseppe Wulz (1843–1918) e continuato nell’attività dal figlio Carlo Wulz (1874–1928) e dalle nipoti Wanda (1903 – 1984) e Marion (1905 - 1993) Wulz, si compone di negativi su lastra di vario formato, negativi su pellicola b/n, vintage prints, documenti di varia natura e apparecchiature fotografiche che testimoniano l’attività imprenditoriale e la produzione fotografica dell’atelier, diversificata a seconda delle diverse personalità operanti, dalla documentazione della città nella seconda metà dell’Ottocento opera di Giuseppe Wulz alla ritrattistica in studio di Carlo e Wanda Wulz, della quale si conservano anche le importanti sperimentazioni artistiche, fino alle testimonianze di guerra di Marion Wulz.
Il fondo riordinato, condizionato e descritto permette la consultazione dell’intero complesso documentale, sia degli originali - conservati presso il deposito di Art Defender a Calenzano (FI) - che online. La descrizione informatizzata è accessibile online cliccando QUI.
Questo lavoro è stato raccontato da Marta Magrinelli ed Emanuela Sesti nell'appuntamento "FOTOGRAFIA WULZ, NOVITA' DAL RIORDINO DELL'ARCHIVIO", all'interno della serie di incontri "Notizie dagli Archivi", tenutosi il 23 maggio 2024 presso la sede operativa della FAF a Villa Fabbricotti, Firenze la cui registrazione è disponibile sul nostro canale YouTube.
Studio e catalogazione
La Fondazione ha completato la ricerca sulle fotografie del fondo attribuite a Wanda e Marion Wulz, avviata con la mostra Fotografe! del 2022, con l’obiettivo di raggiungere la completa identificazione autoriale, sia per le stampe fotografiche vintage che per i negativi. Questo studio è stato reso possibile grazie all’intervento in archivio e alla completa digitalizzazione dei negativi che ha permesso di verificare sistematicamente la corrispondenza con le stampe vintage e in molti casi distinguerne l’autorialità oltre ad attribuire diversamente lo scatto. L’esito della ricerca è confluito nel lavoro di catalogazione dei negativi e ha inoltre permesso di definire meglio o correggere le datazioni, le attribuzioni e i soggetti rappresentati.
Interventi conservativi
A seguito della verifica dello stato conservativo dei 5.165 negativi appartenenti ai fondi Wanda e Marion Wulz sono state oggetto di restauro 19 lastre su vetro che si presentavano in condizioni conservative mediocri o pessime e riportavano danni sia allo strato immagine che ai supporti. Le lastre restaurate sono state quindi inserite in buste a quattro falde, talvolta supportate con cartoni da 2 mm, e collocate orizzontalmente in scatole bivalve. Inoltre tutti i fototipi sono stati depolverati e sono state eliminate le concrezioni e la patina untuosa; i nastri adesivi e i residui di adesivo sono stati rimossi; i supporti in vetro rotti o incrinati sono stati assemblati e consolidati.
Digitalizzazione
I negativi afferenti ai fondi di Wanda e Marion Wulz sono stati digitalizzati: sono stati acquisiti 5.251 negativi caratterizzati da formati compresi tra 6.5 x 9 cm e 13.5x 18.0 cm per le lastre in vetro e 6x6 cm per le pellicole in acetato. L’attività di digitalizzazione è stata svolta presso la sede di Art Defender (Calenzano), dove attualmente l’archivio Wulz è conservato insieme agli altri fondi Alinari. Le acquisizioni sono state effettuate tramite scatto fotografico con macchina fotografica full frame Fujifilm GFX 100s (risoluzione pari a 102 Mpx) abbinata a sistema di retroilluminazione con temperatura colore calibrata su banco da riproduzione. Sono state anche digitalizzate 131 microfiches.
I negativi (con la loro conversione in positivo) sono consultabili QUI.
Questo progetto è stato possibile grazie al contributo di Calliope Arts Foundation.
“5.000 Negativi” è il secondo progetto di Calliope Arts con la Fondazione Alinari per la Fotografia.
La missione di Calliope Arts è quella di far conoscere al pubblico i contributi femminili, spesso sottovalutati, alle arti visive, alla letteratura, alla musica e alla storia sociale di Firenze, Londra e del mondo.
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